mercoledì 5 maggio 2010
La nascita di un puledro è un evento in qualsiasi allevamento
Dopo la nascita il puledro inizia a succhiare il latte dalla madre, e pi� precisamente il colostro che differisce notevolmente dal latte normale in quanto molto ricco di anticorpi che vengono trasmessi dalla madre al figlio oltre ad essere dotato di azione lassativa che serve appunto a liberare il puledro dal tappo di meconio, il colostro differisce dal latte anche come aspetto fisico avendo un colore giallastro anzich� bianco, ed una consistenza viscosa. Il puledro in genere si libera dal colostro entro le prime ore di vita e l'allevatore attento nota che il puledro riesce a produrre della palline nerastre. Entro 24 ore il puledro deve passare delle feci giallastre, segno che tutto il meconio � stato eliminato e che il transito intestinale � libero, spesso si possono anche notare le natiche sporche, segno che se � instaurata una lieve diarrea transitoria, causata dall'azione lassativa del colostro. Se il puledro non si � liberato dal meconio appare al principio un poco agitato e muove la coda sbattendola su e gi�, assumendo spesso un atteggiamento con gli arti posteriori fuori di se e spingendo nel tentativo di defecare. Mano a mano che il tempo passa, per effetto della pressione del materiale digerito e dei gas di fermentazione che premono senza trovare sfogo il puledro inizia a manifestare dolori colici, rotolandosi in terra e mettendosi in una posizione caratteristica: sdraiato sulla schiena con gli arti anteriori piegati sul petto. Con il passare del tempo i dolori aumentano sia come frequenza che come intensit�, mentre l'addome si gonfia, in assenza di una risoluzione del problema le condizioni generali peggiorano progressivamente, sia perch� in preda ai dolori il puledro si alimenta sempre meno e il deperimento in questa fase dello sviluppo � molto rapido per via delle scarse riserve, sia perch� il quadro si complica per via dell'assorbimento di prodotti tossici. Il clistere somministrato per caduta ha il vantaggio di non esercitare una eccessiva pressione che pu� essere pericolosa, ad un certo punto della somministrazione il puledro comincia a premere buttando fuori l'acqua ed assieme le palline del colostro. Un puledro che manifesta dolori colici in questo periodo di vita � quasi sempre colpito da ritenzione del meconio. Il problema viene accertato esplorando il retto del puledro con un dito lubrificato con olio, nella ritenzione del meconio � possibile avvertire delle palline dure che possono essere presenti all'ingresso, oppure sentirle sulla punta delle dita al di l� del restringimento del bacino. Il controllo del dolore � importante oltre che per non farlo soffrire anche perch� il puledro deve continuare ad alimentarsi per mantenere un equilibrio idrico e per evitare la insorgenza di ulcere gastriche che nel neonato insorgono molto velocemente in caso di digiuno. La infusione di liquidi per fleboclisi � indicata in tutti quei casi in cui il puledro si alimenta poco, la loro somministrazione va per� effettuata con attenzione particolarmente per quanto riguarda il dosaggio, in un puledro neonato � abbastanza facile nel caso di infusioni rapide di effettuare dei sovradosaggi con il pericolo di gravi complicazioni. La persona che inizialmente iscrive il puledro rimane il beneficiario. Nelle 24 ore successive al parto la fattrice ed il puledro vanno controllati da vicino. Il puledro deve respirare con regolarit�, dimostrarsi. Tra tutti gli eventi che riguardano l’allevamento dei cavalli, la nascita di un puledro è sicuramente quello più emozionante. Ogni allevatore aspetta questo momento per ben 11 mesi e sempre c’è la speranza che questo puledro sia un buon prodotto, magari il migliore di tutti quelli nati fin ora….
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